mercoledì 25 febbraio 2009

Attività Laboratoriali Del Primo Anno http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=9,0,0,0" id="doc_592182142446408" name="doc_592182142446408" classid="clsid:d27cdb6e-ae6d-11cf-96b8-444553540000" align="middle" height="500" width="100%"> http://d.scribd.com/ScribdViewer.swf?document_id=12807882&access_key=key-247qa7ccz2da7cy6a49t&page=1&version=1&viewMode=list"> http://d.scribd.com/ScribdViewer.swf?document_id=12807882&access_key=key-247qa7ccz2da7cy6a49t&page=1&version=1&viewMode=list" quality="high" pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer" play="true" loop="true" scale="showall" wmode="opaque" devicefont="false" bgcolor="#ffffff" name="doc_592182142446408_object" menu="true" allowfullscreen="true" allowscriptaccess="always" salign="" type="application/x-shockwave-flash" align="middle" mode="list" height="500" width="100%">

martedì 24 febbraio 2009

inno Juve

Simili a degli eroi, abbiamo il cuore a strisce Portaci dove vuoi, verso le tue conquiste Dove tu arriverai, sarà la storia di tutti noi Solo chi corre può, fare di te la squadra che sei JUVE, STORIA DI UN GRANDE AMORE BIANCO CHE ABBRACCIA IL NERO CORO CHE SI ALZA DAVVERO, PER TE Portaci dove vuoi, siamo una curva in festa Come un abbraccio noi, e ancora non ci basta Ogni pagina nuova sai, sarà ancora la storia di tutti noi Solo chi corre può, fare di te quello che sei JUVE, STORIA DI UN GRANDE AMORE BIANCO CHE ABBRACCIA IL NERO CORO CHE SI ALZA DAVVERO, SOLO PER TE E' LA JUVE, STORIA DI QUEL CHE SARO' QUANDO FISCHIA L'INIZIO ED INIZIA QUEL SOGNO CHE SEI JUVE, STORIA DI UN GRANDE AMORE BIANCO CHE ABBRACCIA IL NERO CORO CHE SI ALZA DAVVERO JUVE PER SEMPRE SARA' JUVE, STORIA DI UN GRANDE AMORE BIANCO CHE ABBRACCIA IL NERO CORO CHE SI ALZA DAVVERO JUVE PER SEMPRE SARA' JUVE, JUVE PER SEMPRE SARA' JUVE, JUVE PER SEMPRE SARA'

mercoledì 11 febbraio 2009

il prossimo anno...

Ciao a tutti... E' da un po' che ci penso... Il prossimo anno non saremo più insieme... Tutti in un posto diverso pronti a percorrere vite e strade diverse e questo mi dispiace molto... Non posso crederci!!! Possiamo dire che siamo cresciuti tutti insieme, abbiamo condiviso momenti, emozioni ed esperienze che non dimenticheremo mai... Ci siamo divertiti un mondo e certi momenti non li dimenticheremo mai!!!...

La partita di ieri sera:ITALIA -BRASILE

La partita di ieri sera svoltasi allo stadio Emirates di Londra (stadio di casa del Arsenal) si è svolta la più attesa amichevole del 2009. Italia - Brasile è stata una grande delusione perchè la nostra nazionale ma, soprattutto la difesa che nei momenti più importanti non ha saputo bloccare gli attacchi brasiliani come è bastato vedere nel primo goal.
Secondo me Lippi M. ha sbagliato a mettere in campo la formazione perchè dopo avere dettato in conferenza stampa due formazioni diverse e con due moduli diversi, prima della partita ne ha messa in campo una che era perfettamente diversa e cambiato l'attacco.
Ora io vi lascio ma avrei preferito che avessero giocato più motivati e con più grinta.

A proposito di.....

Forgaria, 17 gennaio 2009

Carissimi lettori,

Io sono un ragazzo che frequenta la terza media e devo iscrivermi alle scuole superiori. Vi scrivo per parlarvi di un problema:LA RIFORMA GELMINI..
Come tutti noi ben sappiamo, il 13 e il 14 aprile si sono svolte le elezioni nazionali per il cambio di governo dovuto alla fiducia non votata dalla camera al governo Prodi,. quindi alle elezioni trionfò il governo Berlusconi, tutt’ora in carica.
Dopo l’insediamento, il Presidente del Consiglio ha presentato la nuova squadra di governo dando la carica di ministro dell’ istruzione a Mariastella Gelmini, che succede al precedente ministro Fioroni.
Secondo me, nel suo decreto legge ha inserito normative che sono, dal mio punto di vista, giuste e altre invece sbagliate.
Le leggi che mi sono sembrate più necessarie sono il ritorno del voto in condotta, il ritorno dei voti al posto dei giudizi e la bocciatura con un’ insufficienza.
Su queste leggi sono d’accordo perchè favoriscono l’allontanamento dei bulli e fanno ritornare la scuola italiana a un buon livello rispetto alle scuole europee.
Purtroppo non sono d’accordo sul fatto del maestro unico, perchè un solo maestro non può conoscere approfonditamente tutte le materie che prima erano spiegate da otto insegnanti diversi,
ma soprattutto non condivido il taglio dei fondi per la ricerca e lo sviluppo alle università.
Quest’ultima decisione mi ha lasciato perplesso perchè gli studenti, per svolgere le ricerche sono costretti a recarsi in altri paesi, così che il nostro “Made in Italy” viene usufruito dai luoghi in cui si trovano.
Di questo decreto ne ho parlato con i miei genitori e con compagni, purtroppo ai miei compagni
l’ argomento non interessa e i miei genitori la pensano come me.
Comunque, carissimi lettori, io rimango dell’idea che il ministro ha fatto bene perchè così facendo, già dalle elementari, si comincia a selezionare chi mandare avanti.
Io vi ringrazio per la vostra attenzione e vi chiedo un vostro parere.

Grazie.

lunedì 9 febbraio 2009

Un’amicizia indimenticabile

La vita è breve vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo, perchè nella vita tutto è possibile...


Tutto andava come sempre, io andavo a scuola con mia sorella Mary e mio fratello Josef in Polonia, eravamo molto felici, anche se la nostra non era il meglio che si poteva chiedere, ma non ci lamentavamo.


Un giorno però vidi qualcosa di strano; stavo tornando a casa da scuola e osservai mia madre che cuciva delle fasce, tagliando un pezzo di stoffa, su cui imprimeva una stella a sei punte. Ogni volta che uscivamo dovevamo mettere questi bracciali, io non capivo perchè bisognava fare tutto questo.


Una mattina, i soldati ci dissero che non potevamo più vivere nella nostra casa e ci portarono in un posto vicino a Cracovia, in cui dovevamo vivere con un'altra famiglia, eravamo undici in tutto. Per mesi abbiamo vissuto lì, ma un giorno tornarono i soldati di nuovo, con dei grandi camion, diedero l'ordine di abbandonare le case ; noi obbedimmo, ci portarono fino alla stazione, salimmo sul treno in cui c'era una puzza tremenda. Eravamo tutti stretti dentro i vagoni, i soldati non avevano alcun rispetto di noi, ci trattavano come spazzatura.


Dopo molta strada il treno si fermò, scendemmo e dovemmo camminare fin qui.


Adesso sono seduto vicino alla rete, a pensare in silenzio che questa non è vita, il campo è isolato da tutto e da tutti, la vegetazione è quasi assente in questo posto, il terreno è arido, da qui si vedono solo delle fabbriche, da cui esce un fumo che ha un odore orribile. Di fronte a me c'è il bosco, siamo costretti a lavorare come schiavi, rinchiusi in un posto da cui non si può uscire perchè la rete è invarcabile. Sto osservando la selva, ad un tratto vedo arrivare un bambino; lui in un primo momento sembra che mi ignori, ma poi mi saluta ed io faccio lo stesso, iniziamo a parlare, vedo che abbiamo molte cose in comune: ha nove anni come me ed è nato il mio stesso giorno, ha gli occhi marroni, i capelli castani e il volto felice , diversamente dal mio. Si chiama Bruno, si è trasferito molte volte, prima viveva a Berlino ed adesso vive ad Auscit. Gli chiedo se ha qualcosa da mangiare, perchè il mio stomaco brontol, non mangio da giorni, ma purtroppo non ha niente con sè. Lui mi chiede se voglio giocare a calcio, ma non capisce che è impossibile. Allora io inizio a raccontare la mia storia, ma Bruno mi interrompe per parlarmi della sua.
Dopo aver conversato per ore ci salutiamo e ognuno va per la propria strada.
Sono contento di aver trovato un amico con cui parlare, anche se mi dispiace che non capisca la mia situazione. Bruno vuole fare l’esploratore da grande, invece io voglio lavorare in uno zoo. I giorni successivi ci incontriamo come al solito.
Un giorno un soldato mi ha preso e portato in una casa perché serviva un bambino con le dita piccole per pulire i bicchieri. Sto pulendo senza esitare, ad un tratto si avvicina un bambino, era lui, Bruno. Mi diede un pezzo di pane ed io iniziai a mangiare senza pensare a nulla, ma un soldato mi vide, mi sgridò e mi picchiò forte. Lui restò a guardare e non disse niente.
L’indomani lo incontrai sempre nello stesso posto, vicino alla rete, aveva portato del pane per scusarsi del fatto accaduto il giorno precedente. Proprio quel giorno non trovai mio padre, non avevo idea di dove poteva essere, era andato a lavorare in un campo,ma non è tornato più. Gli raccontai il fatto e Bruno mi disse che domani sarebbe entrato con me e mi avrebbe aiutato a cercarlo, non ero molto sicuro. Io avevo il compito di procurargli i vestiti adatti. Rimanemmo d’accordo così. Il giorno seguente ci trovammo, gli diedi i vestiti stando attento a non toccare la rete, lui li indossò, scavò un buco e passò sotto la rete. Siamo andati alla ricerca, come due esploratori. Ad un tratto la pioggia inizia a cadere su di noi e i soldati ci hanno fatti entrare in un edificio, da cui non uscimmo mai più.


Debby

Una nonna molto speciale

Oggi è una bellissima giornata:c'è il vento giusto per la mia vela, che potrò finalmente inaugurare: è stata, infatti, il grandissimo regalo per i miei tredici anni! Poteva venire in mente soltanto a mia nonna che mi vuole un gran bene sin da quando ero nata; con lei ho un bellissimo rapporto. Nonna Cecilia mi ha fatto crescere in modo giusto come se fosse mamma, io vivo da sempre con lei. Mi ha sempre voluto molto bene.La nonna porta un gilet rosso con dietro disegnata una moffetta, il suo animale preferito, infatti ne possiede una di nome Ermes e "vive" sigillata nella cuccia del cane. Però a causa della moffetta è senza un piede perchè non gli dava mai la pappa e... preferisco non parlarne. Quando mi accompagnava al parco portava una gonna lunghissima, un monocolo e sul capo un fazzoletto colorato. La nonna aveva molti amici tutti molto divertenti; quando ero piccola spesso mi capitava di addormentarmi in braccio a loro ascoltando storie bellissime. Alla scuola materna non vedevo l' ora che mi venisse a prendere la nonna e la aspettavo impaziente sulla panchina all' esterno della recinzione, perchè sapevo che quando arrivava andavamo assieme a giocare nel parco dove un giorno ci capitò un fatto bellissimo: avevamo ritrovato la vecchia collana che aveva regalato il nonno a Cecilia per il suo quarantacinquesimo compleanno.
Non ho mai conosciuto mio padre Tutro, perchè quando sono nata è andato in America per lavoro però la mamma si era accorta che lui stava con un' altra donna; così gli impedì di tornare a casa.La mamma morta alla mia nascita era molto bella, a differenza di me. Guardando una sua fotografia mi sono accorta che aveva due grandi occhi azzurri e dei lunghi capelli biondi.La nonna mi aveva detto che mamma Cunegonda-Gefalda-Arduina detta anche "Falda" vestiva ogni giorno diverso. Adesso è ora di tornarea casa perchè stanno scendendo le tenebre e Cecilia mi ha preparato il brodino di piccione. Ora che sto rincasando mi torna in mente il rumore del mare, a me piace tantissimo perche mi torna in mente il bagnino che mi salvò quando ero svenuta vedendo le alghe che sporcavano il mare.
Domani inconterò per la prima volta mio padre e per questa occasione la nonna mi ha dato una lettera, ma mi ha detto di non aprirla prima di domani.
Mi sono appena svegliata ed ho aperto la lettera: ho trovato € 1000. Oggi incontrerò mio papà Tutro, già immagino che sia obeso e, come mi ha descritto la nonna, con i capelli rossi (una parrucca), non vedo l'ora di conoscere e visitare la grande America.
(Nik & Ema)